Ho perso il senso dei lupi
non li riconosco piu'
sfuggono al mio fiuto
al mio istinto di conservazione.
So che sono moltitudine
so che si aggirano attorno a casa mia
ne sento il respiro
ne sento la fame
ne sento la maledetta voglia di sbranarmi.
Ma infami
ora sanno mischiarsi agli alberi nel buio
hanno cambiato vestiti
e passaporto.
Mi sento indifeso
e ho buttato via il mio fucile
per non avere la tentazione
di sparare nel mucchio.
Finirei - ho pensato - per colpire a casaccio
magari uccidendo un cerbiatto o un'allodola.
Ma li sento sempre piu' vicini
ne sento il digrignare dei denti
so che non azzannano piu' per fame
ma solo per il gusto di assaporare sangue
e camminano con l'istinto di atavica vendetta.
Senza difese
li attendo
e parlero' con loro
ad uno ad uno
cercando un linguaggio comune.
Ma non lo trovero'
e rassegnato
ma non arreso
faro' finta di ululare con loro alla luna.
Mentre cerchero' spasmodicamente
il posto dove ho gettato il mio fucile.
L'alternativa pero'
e' sorridere e guardare con disinteresse
i loro occhi gialli che mi fissano
in attesa di una mia inevitabile mossa sbagliata.
I lupi non leggono
guardano solo le figure
e pensano che amare
sia un segno di debolezza.
Poveri lupi
con la giacca griffata
o un'esagerata cortesia
che inganna
ma non convince.
Poveri lupi
che non riusciranno mai
ad entrare in casa mia.
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