mercoledì 5 giugno 2013

GIORNI ANALCOLICI (Enrico Nascimbeni)



Sei entrata nella mia chitarra scordata e' l'hai riempita di roseti spinati e caramelle...
infiniti giorni di analcolici deliri amorosi
libri bruciati all'alba dai sogni
sogni agitati
sogni condivisi in una scatola che era piena di essenze indiane
poi rubate e vendute al mercato nero ...
Ma il profumo resta
non se ne va
rimane accoccolato tra la tua schiena e la tua vita-pioggia-sole-dolore-fragilita'-paura
siamo grandi oramai...e' ora di giocare sotto e sopra' il como'
senza il passamontagna
che nasconde un viso imbrattato di bellezza ......
Gli ebrei erranti si scordano l'ombrello in una casa qualunque
tornano a prenderlo
e trovano che la porta di quella casa era quella di un inferno preconfezionato e liofilizzato....
Ecco peche' gli ebrei erranti ora non usano piu' ombrelli
e preferiscono la pioggia che bagna, infuria, ma non fa male e non tradisce nuvole piuma-riccioli-passi leggeri-urla-mani rosicchiate-occhi belli - pallottole di cioccolato fondente e ciclamini cresciuti sorprendentemente nel cortile di una casa a ringhiera.
Serenamente disperati passano i giorni
passa tutto

1 commento:

  1. ECCOLA AMORE ECCOLA !!!!
    mi piace tanto da piangere ...

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