Ero io
quel giorno che inciampando nel primo bacio…
iniziai un lungo sogno posato su una lettera mai
spedita
Ero io
quella corsa fuori da casa tua come fossi rincorsa da
un fantasma.
Ero io
quella del dire tutto, dell’entrare a gamba tesa senza
paura d’essere sbattuta fuori.
Ero io
quel giorno che vassoio in mano decisi di portarti la
prima colazione a letto.
Ero io
quella dei boxer maschili e della maglietta, la divisa
di giorni trascorsi tra camera e camera, lenzuola e lenzuola, cuscini e
cuscini…
Ero io
quella che dammi un bacio
Ero io
che bello che sei
Ero io
del casino incasinato del disordine assoluto.
Ero io amore ero e sono io.
Ero-sono
lo sai vero?
Nessun commento:
Posta un commento